Nel comunicato, la Rete auspica il pronto riavvio del dibattito parlamentare sulla riforma della legge sulla cittadinanza italiana.
La nuova Mappa dell’Intolleranza 7
Nella Mappa dell’Intolleranza 7 l’odio online si radicalizza. Tra le categorie più colpite, le donne ancora al primo posto, seguite dalle persone con disabilità e dalle persone omosessuali.
Comunicato di Rete sulla Strategia Nazionale LGBT+
Si è dato ampio risalto mediatico alla notizia della pubblicazione il 5 ottobre 2022 di una “Strategia Nazionale LGBT+
Hate speech, migrazioni e discorso pubblico
La condizione di migrante appartiene da sempre al genere umano. Tutti siamo migranti, lo siamo stati o potremmo esserlo. Questo è il principio che fa da sfondo al contributo Ospitalità mediatica. Le migrazioni nel discorso pubblico.
Digital Services Act
Può il Digital services act essere uno strumento per contrastare anche l’hate speech? È la domanda a cui la Rete ha cercato di rispondere in questo approfondimento a cura del Gruppo Advocacy e con il contributo di No Hate Speech Movement.
Un (altro) pessimo segnale
La piattaforma Meta permetterà agli utenti e alle utenti di Facebook e di Instragram di pubblicare contenuti che invochino alla violenza e all’odio nei confronti dei russi e dei militari russi.
Il ritorno delle “parole che feriscono”
Le riflessioni di Federico Faloppa, sui dati emersi dalla Mappa dell’Intolleranza 6.0, evidenziano la radicalizzazione dell’odio verso determinate categorie con un’impennata di “parole che feriscono”.
L’azione di contrasto all’hate speech della Commissione Europea
La Rete sostiene l’iniziativa proposta dalla Commissione europea per estendere la lista degli ‘euro-crimini’.
Più empatia e leggi contro l’hate speech
Il legame tra parole e crimini d’odio e gli attacchi a persone con disabilità rivelano la necessità di nuove leggi e sguardo empatico per combattere l’hate speech.
A Perdita d’Odio. Per costruire una nuova narrazione
Il progetto “A Perdita d’Odio” di Emergency, in collaborazione con la Rete, si propone di ristabilire un confronto cooperativo attraverso un dialogo e la costruzione di una narrativa “altra”, in opposizione agli stereotipi fortemente radicalizzati.