Combattere i discorsi d’odio con narrazioni alternative, creative, in grado di parlare a pubblici diversi. Lo fanno molti soggetti di Rete. E lo facciamo anche con progetti ideati e messi a punto direttamente dai ragazzi. Come le campagne create da alcune studentesse e alcuni studenti dell’Università Cattolica di Milano, del corso di laurea magistrale in Comunicazione per i media, le imprese e le organizzazioni complesse.
La campagna #bastastoriediodio pone il focus sul racconto personale di esperienze di odio e discriminazione vissute da ragazzi e ragazze. Le storie vere di queste persone permettono di rendere concreta la tematica, facendo sentire il pubblico più vicino e più sensibile al fenomeno. Pensiamo che dare un nome e un volto alle persone discriminate e raccontare una storia realmente vissuta possa essere un modo per colpire più a fondo la sensibilità degli utenti, che potrebbero riconoscersi in alcuni racconti e voler condividere la loro storia personale.
Il video mostra tre ragazzi che ricevono dei commenti d’odio sul loro cellulare. Possiamo notare lo sconforto nei loro volti e un progressivo abbassamento del capo. Ma poi la situazione cambia: l’ultima ragazza decide di reagire, dando meno peso agli insulti ricevuti, e alza la testa, seguita dagli altri. I messaggi d’odio continuano ad arrivare ma i ragazzi decidono di non dargli peso.
Video e immagini sono stati ideati e realizzati da: Ilaria Aiello, Melodie Bertoli, Sara Buzzoni, Cheyenne Carenzi, Giacomo Casadei, Elisa Cattozzi, Alessia Costi, Silvia Faraci.
Sfoglia la gallery e, poi, guarda il video della campagna!
