Un libro in pillole: L’antisemitismo e le sue metamorfosi

da | Ott 24, 2023 | News

Steinem G

L’antisemitismo e le sue metamorfosi. Distorsione della Shoah, odio online e complottismi a cura di Milena Santerini, 2023, Giuntina, 220 pagg., € 23

 

 

 

 

 

 

Santerini
Ordinaria di Pedagogia all’Università Cattolica di Milano, Milena Santerini è la vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e membro della delegazione italiana nell’IHRA- International Holocaust Remembrance Alliance. Dal 2020 al 2022 è stata la coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il volume
Un ricco e documentato compendio sulle caratteristiche e la pervasività dell’antisemitismo oggi. Un contributo fondamentale, in un momento in cui l’antisemitismo ricompare di prepotenza in tutta Europa. Tra i contributi, l’analisi di Betti Guetta, sociologa e responsabile dell’Osservatorio antisemitismo CDEC, sui caratteri e la diffusione del sentimento anti-ebraico; le riflessioni di Gadi Luzzatto Voghera, direttore della Fondazione CDEC; di Joel Kotek, che insegna all’Universitè Libre di Bruxelles, sul fenomeno in Belgio; di Robert Rozett, storico senior presso l’Istituto per la ricerca sull’Olocausto dello Yad Vashem, sulla distorsione della Shoah; di Simonetta Della Seta, che presiede il gruppo di lavoro internazionale dei memoriali e musei della Shoah.

Genesi e attualità dell’antisemitismo
Scrive Betti Guetta: “Negli ultimi anni l’antisemitismo è cresciuto nel mondo in concomitanza con i cambiamenti radicali che stanno progressivamente alterando gli equilibri sociali, economici e le aspettative sul futuro. Oggi contribuiscono all’antisemitismo la crisi economica, l’incertezza, la fragilità dei sistemi di rappresentanza, la globalizzazione come minaccia identitaria, la frustrazione sociale, l’impoverimento economico”. Importante, le fasi di latenza si alternano con quelle attive. È quel che, sull’onda della guerra scatenata dall’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre, sta accadendo ora.

Le sue caratteristiche
Quando e come è iniziato l’antisemitismo? E quali forme ha assunto? E quali, i suoi elementi essenziali? Spiegano gli autori:

  1. La permanenza di pregiudizi e stereotipi storicamente radicati.
  2. La diffidenza nei confronti della diversità.
  3. La diffusione del pensiero complottista come chiave di lettura del mondo.
  4. La negazione, la distorsione, la banalizzazione della Shoah.
  5. La demonizzazione dello Stato di Israele.

Odio online
“Cresce il discorso d’odio antisemita nel web, ormai due terzi del totale degli atti segnalati. Protetti da un presunto anonimato e apparentemente “liberi” di esprimersi, gli hater creano fiammate di ostilità e attacchi, diffondono immagini grottesche, inventano cospirazioni.”

Il ruolo dei social media
Scrive Santerini: “Nonostante le policies (delle piattaforme social, ndr) vietino il discorso che discrimina o diffama, l’antisemitismo, pur segnalato, non viene rimosso da Facebook, Instagram, Twitter, Youtube, TikTok. Si è scoperto infatti che le big tech non hanno agito sull’84% delle segnalazioni dell’odio antiebraico, anche se violavano apertamente le loro regole”.

Il valore della memoria
Scrive Della Seta: “Conoscere la storia senza che essa sia distorta è un diritto e un dovere, per rispettare la memoria di chi è stato barbaramente annientato e la lezione di chi è tornato, ma anche per proteggere l’identità collettiva di tutti noi, la verità di quanto è accaduto nel nostro continente, la fragile quanto indispensabile forza della democrazia, la lealtà a noi stessi e la trasmissione di valori a chi verrà dopo di noi”.

Nessuna rassegnazione
L’antisemitismo va combattuto sempre, non ci si può rassegnare all’ostilità verso gli ebrei. E, conclude Santerini: “Occorre agire sul piano preventivo, culturale, della mentalità e dei comportamenti collettivi, insieme alla repressione e al contrasto dei fenomeni discriminatori”.