Le risposte che non si meritano: la campagna

Combattere i discorsi d’odio con narrazioni alternative, creative, in grado di parlare a pubblici diversi. Lo fanno molti soggetti di Rete. E lo facciamo anche con progetti ideati e messi a punto direttamente dai ragazzi. Come le campagne create da alcune studentesse e alcuni studenti dell’Università Cattolica di Milano, del corso di laurea magistrale in Comunicazione per i media, le imprese e le organizzazioni complesse.

Fra queste troviamo anche la campagna di comunicazione #LERISPOSTECHENONSIMERITANO, che cerca di partire dalla radice per arrivare alla soluzione: il concept dietro la campagna infatti si basa sull’idea che l’odio non si possa sconfiggere con altro odio. Partendo da questi presupposti, l’intera campagna vede come obiettivo quello di disarmare i cosiddetti “propagatori d’odio” tramite il capovolgimento dell’insulto, trasformandolo in affermazioni volte a rafforzare il senso di libertà di scelta di ogni donna.

Con il loro lavoro, Francesca, Eleonora, Angela, Chiara, Silvia e Pauline rendono chiaro il messaggio, implicito nell’hashtag della campagna: dare una voce alle donne che troppo spesso subiscono insulti gratuiti e infondati.

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Tag: campagne | contronarrazioni | hate speech | odio contro le donne