Il 27 gennaio scorso, in occasione del Giorno della Memoria, il Consiglio comunale di Milano ha istituito la Commissione Speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.
Un passo importante per la città, un’iniziativa che, promossa dalla Presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, su proposta del Consigliere Daniele Nahum, avrà il compito di studiare ed evidenziare la diffusione dello hate speech sul territorio cittadino, con particolare attenzione ai meccanismi di coinvolgimento delle fasce più giovani della popolazione .
Compito della Commissione, anche la definizione di linee guida per azioni concrete di prevenzione e contrasto, collaborando con università, enti, scuole e media per promuovere la sensibilizzazione e la divulgazione sul tema.
Da sottolineare il contributo che organizzazioni della società civile hanno dato alla ideazione e creazione della Commissione stessa: contributo, che ha visto in prima linea anche la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, impegnata da tempo nella costruzione di tavoli di lavoro con le istituzioni e le amministrazioni locali, per contrastare la diffusione dell’odio nel tessuto cittadino e favorire processi e progetti di inclusione.
“Credo che una Commissione speciale su questo tema possa rappresentare uno spazio essenziale di riflessione e confronto”, ha dichiarato in Aula la Presidente Buscemi. “Il linguaggio non è mai neutro: rappresenta il modo in cui interpretiamo la realtà e può diventare strumento di discriminazione e violenza. Non a caso, la persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti è iniziata proprio con le parole. Oggi assistiamo a un ritorno di espressioni aggressive e minacciose che evocano i periodi bui dell’antisemitismo, ma anche a un aumento di commenti sessisti, insulti razzisti e attacchi omofobici. Non possiamo restare indifferenti”, ha poi concluso, leggendo anche il messaggio inviato dalla Senatrice a vita Liliana Segre, a sostegno all’iniziativa del Consiglio comunale.
Per noi della Rete, l’esperienza di Milano si inserisce nel percorso di contrasto all’odio e alla disinformazione attraverso lo sviluppo di protocolli cittadini.
Un percorso già intrapreso per esempio a Brescia, che ha istituito un Tavolo Interistituzionale per la prevenzione e il contrasto dei discorsi e fenomeni d’odio, promuovendo un approccio basato su educazione, sensibilizzazione e creazione di contro-narrazioni. Le esperienze di Milano e Brescia, con la loro attenzione alla collaborazione interistituzionale e alla sensibilizzazione del territorio, offrono un modello che permetterà di rafforzare le azioni di prevenzione, favorire la condivisione di buone pratiche e costruire strumenti concreti per contrastare l’odio in tutte le sue forme.